Le esperienze conferiscono conoscenze, abilità, competenze, ma credo che il vero talento non lo si acquisisca con l’impegno e con il tempo.
Si è portatori della propria vocazione e unicità.
L’intelligenza cognitiva e emotiva si può allenare e amplificare, ma non la genialità.
L’arguzia intuitiva, quella, invece, o la si possiede o si può provare a cercarla all’infinito, ma sarà una ricerca vana ed estenuante, certi temperamenti creativi sono molto rari.
Per questo motivo è consigliabile, secondo me, scoprire le proprie personali doti che ci contraddistinguono e puntare e investire tutto su quelle, senza guardarsi intorno e senza lasciarci distrarre da altrui presunte virtù o prodezze.
Come scriveva Carl Gustav Jung:
“Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro se stesso alla scoperta di chi veramente egli è.”
E poi …
L’unico viaggio da cui non si torna mai a mani vuote è quello dentro noi stessi.
Dentro non ci sono confini, né dazi, si può arrivare fino alle stelle più remote.
O visitare posti che ormai non ci sono più, andare a trovare persone scomparse.
Persino entrare in luoghi che non sono mai esistiti, e che forse non potrebbero esistere senza di noi. (Amos Oz – da “Una storia di amore e di tenebra)
E allora… Buon viaggio!