Lunghi viaggi di sola andata,
senza ritorno.
Plurime soste e ripartenze.
Selezionare le mete è una scelta responsabile.
Itinerari dettagliati,
studi minuziosi li precedono.
Invertiti, stravolti, talvolta
dal caso.
Sfrecciano passanti, fasci di luce.
Incontri umani di anime vaganti.
Distratti treni in corsa,
colti da bagliori fluorescenti,
abboccano ad ami luccicanti.
Destini,
che percorrono
su binari paralleli costanti,
si incrociano.
Si delineano i contorni.
Si allentano i confini.
Si assorbono i tratti.
Morbide carezze
che inteneriscono corazze.
Affiorano crepe
su muraglie granitiche.
Occhi velati si aprono
a nuovi paesaggi incantati.
Occhi spalancati,
agganciati a calde dimore stabili.
Mani intrecciate a fili invisibili.
È primavera, il tepore riaffiora.
Sbocciano giardini fioriti.
Autore: Elisa
Destini scelti non a caso
La fenice
Rosso come passione,
mantelli di porpora da indossare,
mai fardelli da portare.
Tempo
centrifugato in vortici
che inghiottono i tratti e
sfumano i contorni.
Troni da conquistare.
Definizioni
che calpestano i sogni,
accartocciano speranze
e segnano solchi da colmare.
Eppur qualcosa si muove.
Variopinte ali sbocciano
dai viscidi anelli slavati.
Lunghe piume fiammanti
divampano al sole.
Il rimpasto di ceneri
prende nuova forma,
stende le ali,
spicca il volo mostrando la sua eterna,
austera bellezza.
Speranze
In relazione alla partecipazione al concorso “Habere Artem” la Aletti Editore mi ha inviato la pergamena con la menzione speciale alla mia poesia “Speranze” riservata agli autori selezionati, meritevoli di essere inseriti all’interno dell’antologia relativa al concorso.
Ecco la poesia:
Speranze
Silenzi assordanti,
taciti pensieri tuonano.
Pugni allo stomaco,
nodi in gola,
zavorre alle estremità.
Impeti soffocati,
passi incerti,
progetti sbiaditi.
piani stravolti.
Ma la timida fiammella
divampa,
sulla via,
riesumando
speranze.
La vera bellezza
Inafferrabile, celata da un dorato manto,
ostenta timidezza.
La vera bellezza ama essere adulata e
cautamente svela i suoi sovrapposti strati.
Immensa, vasta distesa, da assaporare lentamente.
Occorrono ripetute visite
per sviscerarla, digerirla e scrutarla, da più angolazioni.
Non sazia. Non stanca.
Richiede tempo,
pazienza, lungimiranza, meraviglia, estasi e costanza.
Pause e ritorni.
Muta, ma resta sempre a noi familiare.
Inalterata essenza,
si riveste costantemente di nuova luce.
Immutabilmente dinamica.
Figlia di tutti i tempi, madre di tutti i sospiri
e dei mancati fiati.
Porta socchiusa, in attesa di essere varcata.
In quiete nella sua mite eleganza, ma austera, fiera.
Spiragli di infinito, di incompiuto.
Il già, ma anche il non ancora.
Eterno intermezzo.
Limiti umani da oltrepassare con salti mistici.
Braccia tese all’unisono, alla ricerca di significative risposte
ai nuovi perché.
Attraverso un linguaggio proprio e personale, per mezzo di una immanente componente icastica, i testi della Aspresso racchiudono in loro un potente contenuto evocativo e immaginifico che cattura e trascina il lettore in un viaggio nel profondo del proprio e dell’altrui umano sentire, in una sorta di ininterrotto gioco di specchi che si sostanzia in un vorticoso rimando tra la potenza del testo, la percepita profonda sensibilità dell’autrice e i sentimenti suscitati nel lettore che, ad una attenta lettura, difficilmente non ne rimane emotivamente coinvolto.
La vera bellezza
Tra anelito e consapevolezza, la bellezza, nel testo, si sostanzia anche nella rievocazione della personale esperienza e a partire dal proprio vissuto, in un rimando costante, quindi, tra bellezza osservata e bellezza vissuta. A tratti sembra scorgersi, nella sua dimensione esperienziale una sorta di sovrapposizione della bellezza all’idea di felicità.
Gianfranco Gioia
Sono molto contenta di poter finalmente condividere con voi la mia poesia “La vera bellezza” inclusa nell’antologia “Voci poetiche per Alda” (selezione di poesie partecipanti al Premio Alda Merini anno 2020).
Sono felice perchè alla poesia è stato assegnato un grande Medaglione diamantato (cm 7 di diametro) con il logo dell’Accademia dei Bronzi sul lato A e quello del premio sul lato B. Il medaglione è inserito in un elegante astuccio ed è accompagnato da un Attestato con la seguente motivazione critica “Il tema della bellezza è qui trattato attraverso una serie di definizioni icastiche che ne descrivono i requisiti e tracciano un percorso per giungervi. L’epilogo della poesia vuole aprire nuove domande, nuovi punti di vista sul tema,che permettano di contemplare tutta la sua carica mistica, per poterla ammirare nella sua completa espressione“.
L’autrice legge la poesia “La vera bellezza” accompagnata dalla “Siciliana” dalla Suite per sax soprano e pianoforte (2005) di Gianfranco Gioia
Ringrazio il compositore, nonchè mio caro amico, Gianfranco Gioia per il post pubblicato sul suo sito.
Davvero un onore collaborare con lui, apprezzo la sua vasta e rinomata produzione musicale ed è per me motivo di gioia e orgoglio aver avuto l’occasione di prendere in prestito un suo brano musicale (l’incipit della Siciliana dalla Suite per sax soprano e pianoforte) come accompagnamento alla lettura della mia poesia “La vera bellezza”.
Trovate il post su sito del compositore https://www.gianfrancogioia.it/blog/?musica-e-poesia,-una-lettuta
Parole
Parole pronunciate,
custodite.
Omesse,
dimenticate.
Più di semplici lettere
accomunate,
accartocciate
o
sventolate.
Dimorano.
Solcano
tracce indelebili
su nuovi sentieri.
Offrono
salde radici
o
terreni scoscesi.
Parole centellinate,
riservate,
mai ostentate.
Parole sofferte,
trattenute,
bisbigliate,
nascoste,
temute.
Sanguinose battaglie
mai combattute
o
conquistate.
Preziose,
attese,
mai udite.
Parole odiate,
illecite,
rifiutate,
perpetrate.
Parole,
parole,
parole.
Parole tenere,
caute,
regalate,
accolte,
amate.
Attenti alle parole.
Sia quando le dite che quando le ascoltate.
Non sono solo lettere dell’alfabeto.
Sono fiori. Sono lame. Sono coperte. E proiettili.
Sono acqua per chi ha sete e sabbia da gettare negli occhi per chi non le vuole ascoltare bene.
Attenti alle parole che sono ben più palpabili e concrete di qualcosa che non si può toccare.
E riempiono spazi immensi… come altrettanti ne sanno svuotare.
(Paola Felice)
Poesie di strada
Ho appena ricevuto e sono davvero felice di condividere la notizia di una ennesima pubblicazione di alcune mie poesie.
La casa editrice Idrovolante Edizioni ha incluso tre miei testi poetici nel primo volume della raccolta ‘Poesie di strada’. Il volume sarà disponibile a partire dal prossimo venerdì in versione cartacea e in versione e-book, acquistabile su Amazon, IBS, Libreria Universitaria ecc.
Questi i testi inclusi:
Proibito lasciarsi soffocare
Impeccabili statuette celano crepe dorate.
Narrati i vanti, sbandierati i fasti,
respinti i falli, dispersi i cogiti.
Cassetti vuoti accatastati
e sogni che vagano tra le nuvole.
Armadi scoperchiati
e scheletri animati
che danzano attorno a un falò.
Travolti da incontenibili valanghe emotive,
aggrappati a flebili ganci,
immersi alla ricerca di pezzi mancanti.
Vietato cedere alla travolgente onda.
Proibito lesinare tentativi.
Proibito lasciarsi andare.
Tentare, ritentare.
Non arrestare il flusso.
Affamati, assetati,
voraci vampiri,
mai sazi.
Valori scialacquati
in immensi spazi vacui.
Taciti assensi
trattengono timide storpiature.
Nuovi orizzonti agognati.
Germogli radicati
in isole sperdute,
mai varcate.
Proibito lasciarsi soffocare.
I Colori dell’Anima
Ho ricevuto e ho il piacere di condividere, qui sul blog, la menzione speciale per la partecipazione alla 8a edizione del Premio internazionale di poesia “I colori dell’anima”, promosso dall’Associzione “Mondo Fluttuante” di Sanremo.
Sono inoltre molto contenta di apprendere che 3 dei 5 testi inviati per la partecipazione al Premio sono stati inseriti in un volume pubblicato a cura dell’Associazione stessa.
Ecco di seguito le poesie che sono state inserite in una antologia nell’ambito del “Progetto anime”:
Sharing Breath 2020
Eccolo!
Finalmente è arrivato il libro “Respiri di musica”, un libro che raccoglie 50 testi, selezionati tra più di 800.
Felice di aver prestato anch’io le mie parole e il mio respiro con la poesia “Respiro” e che nel mio piccolo abbia contribuito alla raccolta fondi da destinarsi a progetti specifici di Ricerca Scientifica sulle patologie Rare Polmonari e al supporto di progetti di Arte Terapia per persone disabili e progetti di Musicoterapia per i reparti di Pediatria.
Qui di seguito alcune foto
Premio Alda Merini
Edit 13/11/2020: ricevo oggi la comunicazione che, oltre ad essere inclusa nella Antologia “Voci poetiche per Alda”, la mia poesia “La vera bellezza” è stata premiata con il conferimento di una medaglia e da un attestato che conterrà la motivazione critica del premio. Ne sono molto orgogliosa!
Sono davvero felice di apprendere che la mia poesia ” La vera bellezza” sia stata selezionata tra più di 2000 testi pervenuti da varie parti del mondo per essere inserita nel volume “Voci poetiche per Alda” nell’ambito della partecipazione al IX premio “Alda Merini”.
Grande emozione e motivo di orgoglio è per me comprendere che la mia produzione poetica, che nasce spontaneamente per puro diletto, venga tuttavia apprezzata e valorizzata attraverso le diverse pubblicazioni, compresa quest’ultima, davvero prestigiosa.
La condivisione della poesia sul blog potrà avvenire solo dopo la conclusione del concorso e della pubblicazione dell’antologia poetica. La mia poesia è ancora in gara, speriamo bene, chissà, ma per me è già una grandissima soddisfazione essere annoverata tra i poeti selezionati.
Decine di articoli su quotidiani, riviste e siti d’informazione sono stati pubblicati in questi giorni da alcune testate giornalistiche che hanno dato risalto al concorso letterario internazionale organizzato dall’Accademia dei Bronzi, giunto alla nona edizione e oggi una intera pagina sul “Quotidiano del Sud” riporta tutti i nomi delle poetesse incluse nell’antologia, compreso il mio e del quale a seguire un breve estratto:
“Voci poetiche per Alda”, è questo il titolo della prossima antologia del Premio di poesia “Alda Merini”: concorso letterario internazionale organizzato dall’Accademia dei Bronzi, giunto alla IX edizione, la cui manifestazione conclusiva, Covid permettendo, si terrà a Catanzaro nel mese di dicembre. Al concorso sono pervenute 2206 opere delle quali 670 saranno incluse gratuitamente nel volume, avendo superato la prima selezione. I poeti scelti, rappresentano sei nazioni (Italia, Canada, Spagna, Svizzera, Romania, Bulgaria) e concorreranno all’assegnazione dei premi messi in palio consistenti in 5 targhe di argento per altrettanti finalisti, realizzate dal maestro orafo Michele Affidato, e in 100 targhe di merito per i segnalati. Altri premi sono in corso di definizione...Una grande antologia, quindi, nel nome della più grande poetessa degli ultimi decenni. “Con certezza – scrive Mario Donato Cosco nella prefazione – possiamo affermare che in un mondo distratto e dalle vite in vetrina il “Premio Merini” dell’Accademia dei Bronzi si appalesa come isola felice, porto appetito dalle molteplici sfaccettature di sensibilità che si arrendono alla poesia e, rifiutando una possibile dimensione carsica, consegnano le proprie più intime vibrazioni e dimensioni ad un evento ormai magicamente trasformatosi in appuntamento con il tempo e col sorriso, fragranze empatiche che aprono i cuori”.
Ha superato ogni record precedente e si preannuncia come una delle più seguite manifestazioni internazionali alla quale fanno ormai riferimento tutti coloro che considerano la poesia come mezzo insostituibile per diffondere veri messaggi di fratellanza universale… È un risultato strepitoso per un concorso che, come dice Ursini, il presidente dell’Associazione, “non ha alcuna sovvenzione”, se si esclude l’adesione della Camera di Commercio di Catanzaro e del M° orafo Michele Affidato che realizza i premi in argento per i cinque finalisti”. Il “Merini” non chiede niente a nessuno, ma offre a tutti l’opportunità di farsi conoscere. “E non ci sono nomi altisonanti, – aggiunge Ursini – spesso inseriti solo per catturare l’interesse di qualche partecipante distratto. I nostri collaboratori sono qualificati dirigenti scolastici, docenti e medici che amano la poesia e che ci offrono la loro spontanea collaborazione”…Il “Merini”, con Ursini, è diventato, quindi, non una competizione tra poeti, ma un “mezzo” di aggregazione”. Al premio è importante esserci, non tanto vincere…“Siamo in presenza di un fenomeno culturale di massa – conclude Ursini – che produce effetti positivi anche sul turismo locale”.
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